GINO EVANGELISTANon DisponibileData Uscita: 2019-03-22 Etichetta: SOUNDFLYSupporti: 01Catalogo: SF 012
14,70 €
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Approfondimento
GINO EVANGELISTA (Napoli 20/03/1956 Pozzuoli 07/02/2016) Ha studiato flauto traverso al Conservatorio San Pietro a Maiella di Napoli L'interesse per il teatro e la musica antica lo ha spinto a studiare (come autodidatta) anche altri strumenti : flauti di bambòo, tin whistle, barocchi, launeddas, ciaramelle, tamburi a cornice, kalimba, anfore e come strumenti a corda : chitarra, oud, viola portoghese, cetre, dulcimer e mandolino Gino aveva una comicità tutta sua che definiva Evangelista amava Jango Edwards, John Belushi, e in alcune occasioni si divertiva a presentarsi di volta in volta come un pirata, un conquistatore greco o un clown extraterreste, personaggi diversi che avevano però sempre con lo stesso nome, Yorgo, e così infatti Brunella Selo lo ha sempre chiamato Quando è giunto il momento di scegliere il titolo del progetto discografico, che vuole ripercorrere la sua storia attraverso la sua musica, ricordando alcuni episodi esilaranti ci è venuto spontaneo intitolarlo Yorgo Yorgo è Gino Evangelista, è la sua vita, i suoi brani giovanili e i più maturi, i suoi viaggi dentro e fuori di sè, le sue passioni, le sue donne, i suoi figli, noi, i suoi amici, suo fratello, i suoi cari e i suoi giocattoli, i suoi strumenti musicali provenienti da incontri, da viaggi e da ispirazioni imprevedibili scatenate da ogni piccolo oggetto quotidiano Gino sicuramente aveva un desiderio profondo nel cuore, e nellistante in cui consegnò il suo Mac portatile a Piero de Asmundis, negli ultimi giorni della sua vita, sapeva che lui sarebbe riuscito a decifrare i suoi brani e i suoi studi, che sono davvero tantissimi, progetti con tanti amici, progetti suonati e sognati con Dario Franco e Pino Chillemi fino al punto di non ritorno, con un amore per la musica assoluto, quella musica che è stata il suo amore più grande, il motore della sua anima E dovuto passare un po di tempo, poi ci siamo incontrati io, Daniele, Pietro, Brunella Selo, Dario Franco, Pino Chillemi e Piero de Asmundis, abbiamo ascoltato, cercato, ripercorso i suoi sentieri musicali e con Bruno Savino abbiamo definito il progetto Yorgo E poi si è aperta una collaborazione tra tutti i suoi amici: Michele Signore e Pasquale Ziccardi con il brano Lo sciamano, Riccardo Veno con una versione di Gulliver da sogno, e infine il lavoro grafico dellamico di sempre Dante Manchisi che esprime perfettamente tutto il suo mondo Lo spirito principale che porta avanti la musica di Gino Evangelista è la musica stessa Mi sono trovata di fronte ad uno scrigno pieno di meraviglie e non ho trovato giusto tenere tutto per me, avrei tradito la natura dellarmonia che Gino trasmetteva appena suonava qualunque strumento o meglio qualunque oggetto Cito un ricordo: la notte di una vigilia di Natale tornavamo a casa in auto, Gino non guidava e non avevamo una radio, io al volante ero stanchissima , gli chiesi di suonare per tenermi sveglia e il cruscotto divenne di tutto, unorchestra era un mago Nel definire la scaletta dei brani ci siamo trovati a navigare tra le note e vi assicuro, in alcuni momenti è stata la musica a condurci, a farci fermare a riflettere per dare la giusta direzione a questo progetto, che non vuole essere la commemorazione di un artista che non cè più, ma vuole dare alla musica di Gino Evangelista aria nuova, voce viva, e farci guidare dal suo flusso, dalla sua armonia per poterla finalmente ascoltare