Nel 1981 la nuova onda era non a caso il territorio nel quale si muovevano i No Submission di Treviso, i Mercenary God di Gemona e i No Suicide di Udine I primi due, che cantavano in inglese, dichiaravano saldi legami con il punk, benché con formule non allineate ai modelli classici del genere e influenzate dal rock underground del decennio precedente, mentre la voce femminile e i testi in italiano, innestati in un post-punk ipnotico e per lo più rarefatto scandito dalla drum-machine, caratterizzavano il sound dei terziNon contando i CD postumi assemblati molto dopo dai Mercenary God, nessuno di loro avrebbe pubblicato altro, ma quelle undici canzoni furono sufficienti ad affermarne i nomi nel circuito: grazie al valore assoluto di almeno tre di esse citandone una per ogni partecipante: The Degraded Man dei No Submission, God In Trouble dei Mercenary God e Nessun suicidio dei No Suicide e con il contributo di recensioni sempre giustamente positive, Challenge conquistò le poche centinaia di appassionati che credevano nel presente e nel futuro del rock nazionale, con conseguente esaurimento della tiratura