Un disco rarefatto, a tratti quasi sussurrato, concepito per esaltare ogni minima sfumatura pensata e suonata dal suo autore Lapproccio è decisamente jazz ed eclettico nella misura in cui tutto sembra scaturire e prendere lentamente ed ordinatamente forma da una sorniona turbolenza anarchica Scorie sonore sfuggono momentaneamente qua e là al controllo della musica per poi essere alloccasione richiamate verso di essa per dare maggiore profondità a impressioni e sentimenti in via di definizione Malfatti compone e canta nel solco della tradizione della poesia di Nick Drake