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Recensione |
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A ventisei anni, Diluvio pubblica il suo secondo album, Emergente. Si tratta della prima uscita del 2015 per Quadraro Basement, etichetta romana che quest’anno celebra i dieci anni di attività con una serie di produzioni discografiche ed eventi. Marco Boserup, vero nome del rapper romano, ha origini danesi e cresce in periferia, a Tor Bella Monaca, quartiere in cui convivono tradizione e modernità. Qui, da giovanissimo, per raccontare la realtà che vive, anche a causa della sua introversione, inizia a cantare e, dopo aver studiato canto e chitarra, presto trova nel rap il suo stile di espressione. Emergente arriva dopo la partecipazione all’ultima edizione di X Factor, in cui Diluvio ha avuto modo di farsi conoscere a un pubblico più ampio consolidando il rapporto con chi già lo seguiva da tempo. Il produttore musicale dell’album è il romano Francesco "Fuzzy" Fracassi, responsabile artistico di tutte le produzioni del Quadraro Basement. E mai come prima di questo disco, il rap di Diluvio viaggia su strumentali che confinano con il pop contemporaneo: la durezza della strofa si unisce alla morbidezza del ritornello e la musicalità è in evidenza. I temi affrontati nei pezzi sono classici, come, per esempio, l’amore, la morte e la famiglia |
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