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Recensione |
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Il progetto Reverie viene fondato dal compositore e chitarrista Valerio Vado, con lo scopo di ottenere un sound unico, definibile come “etno-progressive”, attingendo alle radici della musica antica italiana, europea e mediterranea ed elaborando tutto ciò con una sensibilità moderna. Vengono così amalgamate sonorità legate alla tradizione classica e popolare con sonorità elettroniche. Le analogie più comuni alla musica dei Reverie sono Mike Oldfield, Lorena McKennitt, Jethro Tull ed i primi Genesis. In questo album i reverie affrontano la tematica che gli aborigeni australiani chiamano “Il Tempo del Sogno” in verità un viaggio attraverso l’uomo ed il suo subconscio attraverso la loro terra natia il Friuli, con l’utilizzo di testi in dialetto friulano oltre che in Italiano. ...un gran bel disco davvero ! |
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