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RIONE JUNNO - Lontano dalle insidie del folklorismo deteriore, ma inserito nell'onda alternativa e contemporanea della musica etnica, Rione Junno č un gruppo che nella sua ormai decennale attivitą artistica ha realizzato lo scarto necessario per elevarsi al di sopra di una piatta e sterile rivisitazione folclorica.
"Terra di nessuno", il nuovo disco di Rione Junno, nasce dalla consapevolezza che la musica delle radici, per continuare a trasmettere la sua naturale vitalitą, impone ad i suoi interpreti un atteggiamento fatto di puro istinto, figlio non solo della nostra storia ma anche di un' esperienza quotidiana ed attuale fatta di suoni, immagini, voci, contaminazioni, rumori della strada e "sonoritą" del nostro tempo.
L'idea č, dunque, di un lavoro che si caratterizzi e si traduca in un importante progetto discografico in cui la musica del Sud si accosti ed amalgami, fino a fondersi, in un sound contemporaneo, nel quale risuonino allo stesso tempo le note martellanti degli strumenti caratteristici del Sud Italia, il tamburello e la chitarra battente, i "groove" di bassi ed elettronica, le melodie e voci dell'Africa e Mediterraneo ed i "riff underground" di chitarra elettrica...
Forti e strettamente attuali i temi affrontati in musica e testi in questo nuovo disco: si va da tracce che raccontano della triste esigenza di "dover partire", piaga delle nuove generazioni per mille motivi costrette ad emigrare, ad altre che esaltano la bellezza estetica ed intrinseca di un "Sud" che va riscoprendosi e va riscoperto; da un brano che esalta la coscienza di aver ancora dentro di sé la forza e l'ardore dei briganti e delle brigantesse che difesero la propria terra e soprattutto le proprie origini ed il proprio onore, ad un altro brano di ricerca basato su un frammento inedito dell' "Archivio Sonoro Puglia" (fondo G. Rinaldi), patrimonio di inestimabile valore a cui Rione Junno mai ha fatto mancare la propria attenzione.
Variegate ed importanti le collaborazioni in questo terzo album di Rione Junno in uscita: Enzo Gragnaniello, Marcello Colasurdo, i Bisca, Erasmo Petringa, gli archi del teatro S.Carlo di Napoli, Assane Diop dal Senegal.
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