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Recensione |
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Mantenere un’identità propria ed originale attraverso i generi musicali con la naturalezza di chi conosce la lingua universale della musica è una delle caratteristiche fondamentali del “Maestro” Gabriele Bellini le cui chitarre, vigorose e graffianti, sono un mezzo col quale sperimenta, attraverso i suoni, nuovi limiti e confini della musica.
Questo album rappresenta l'ultima tappa di un viaggio fantastico nel mondo, onirico quanto reale, belliniano. Per Bellini il concept di quest’album, così come della trilogia, è: "Prima una ricerca, un sogno, poi la realtà, la conoscenza, il futuro, il sopravvivere al futuro e di nuovo il presente che si ritrova nella sua sostanza e nella sua essenza, in una nuova dimensione. Perché quel fantastico, misterioso ed infinito universo che sta fuori ma anche dentro di noi, per evolversi ha bisogno delle stesse risposte."
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