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Recensione |
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Erol Sarp e Lukas Vogel, aka Grandbrothers, pubblicano il secondo album Open su City Slang Grandbrothers, sono un duo che combina sapientemente composizioni classiche, produzione moderna e sound design, esplorando musica minimal, ambient, idm e techno. L’elemento di maggiore sorpresa in “Open” è il sapere che ogni singolo suono parte da un solo strumento, il pianoforte. Gli orizzonti di “Open” sono molto più ampi di quanto si possa immaginare, e questo si riflette nelle innumerevoli influenze che ne hanno influenzato la scrittura: da Aphex Twin a A Tribe Called Quest, da Ravel a Reich al lavoro di Ryuichi Sakamoto con Alva Noto, da John Coltrane a Oscar Peterson.
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