|
Recensione |
|
|
|
Il ritorno di Dan Mangan dopo l'ottimo Oh Fortune del 2011 , il disco che rivelo le doti di questo cantautore canadese anche al pubblico del vecchio continente . Questa volta si fa accompagnare dai Blacksmith , un ensemble composta da musicisti della comunità sperimentale di Vancouver: Kenton Loewen, Gordon Grdina, John Walsh e spesso dal vivo si uniscono a loro Jesse Zubot, JP Carter e Tyson Naylor.
Prodotto da Colin Stewart e Dan Mangan, Club Meds evoca le immagini di Blonde Redhead e Steve Reich e in altri momenti le prime cose di Peter Gabriel e Radiohead. |
|
|
|