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Recensione |
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Esker segna l’approdo in casa Drag City per il chitarrista di Chicago Bill MacKay. L’album è solamente il terzo completamente in solitaria, e si va ad affiancare alla lunga serie di collaborazioni con diverse band e artisti. Il disco è completamente suonato dal solo Bill, che suona tutte le chitarre, la slide guitar, il basso, il pianoforte le percussioni, in uno sforzo da one-man band che si tuffa a piene mani tra folk, psichedelia e il rock più sperimentale. |
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